La sete del cuore
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La sete del cuore
La sete del cuore come l'arpa del vento sussurra,
innamorata come sono,
la mia tristezza palpabile.
Io vivo il sogno, un sogno di brace, assurdo e astratto.
Il mio specchio grida al tempo, che tesse e disfà i lineamenti dei volti....
...unendo il reale all'astratto continuo a gridare la mia noia...
(traduzione di Mario Rigli)
la soif du coeur
comme la harpe du vent fredonne,
énamourée que je suis
ma tristesse palpable,
je vis le rêve,
un rêve de braise,
absurde et abstrait
...mon miroir
crie au Temps,
qui file et
défile l'effigie de visages…
mariant le réel à l’abstrait,
je persiste à crier mon ennuie...
عطش القلب
كقيثارة الريح
يدندن
بدون عشق انا
تعاستي سافرة
أعيشُ الحلُم
حلما من جَمر
عبثي تجْريدي...
في
وجه الوقت
تصرُخُ مرآتي
ٍماضٍ لا مبال
يستعرض تجَمُّدَ الوجوه
يزاوج بيْن المجَرد و الواقعي
و أنا أثابِر الصّراخ في وجْه مللي
aziza rahmouni
dans les deux versions arabe et française
traduites par Mario rigli[b]
Dernière édition par Admin le Jeu 13 Sep - 8:34, édité 6 fois
Re: La sete del cuore
Admin a écrit:
la soif du coeur comme la harpe du vent fredonne,
énamourée que je suis
ma tristesse palpable,
je vis le rêve, un rêve de braise, absurde et abstrait
...mon miroir crie au Temps, qui file et défile l'effigie de visages…
mariant le réel à l’abstrait je persiste à crier mon ennuie...
aziza rahmouni
un rêve en braise : l'impossible de l'évasion !!!!!
l'absurde et l'abstrait tiraillent le coeur et l'esprit
l'auteur souffle sur une feuille pliante sa vision éclatée
des lettres et des morales
elle voit tout ou presque
délavé et déformé
peut-être qu'elle pèse la lourdeur de son destin
et n'arrive pas à faire l’addition
sur une grille d’évasion
Rita-kazem- Nombre de messages : 4254
Date d'inscription : 18/02/2010
Aziza Rahmouni: La speranza è luce / L'espoir est lumière
Aziza Rahmouni: La speranza è luce / L'espoir est lumière
La speranza è luce
Per quanto sia triste
Mi lascio andare alla notte
Mi abbandono al sogno.
Canticchia la luce
Sul mio corpo
Promettendomi
Miglior fortuna
Al risveglio.
(Traduzione di Mario Rigli)
********************
L'espoir est lumièreLa speranza è luce
Per quanto sia triste
Mi lascio andare alla notte
Mi abbandono al sogno.
Canticchia la luce
Sul mio corpo
Promettendomi
Miglior fortuna
Al risveglio.
(Traduzione di Mario Rigli)
********************
Triste que je fusse
Je me laisse à la nuit
Au rêve je m’abandonne
La lumière chantonne
Sur mon corps
Me promettant
Meilleur sort
Au réveil
Dernière édition par Admin le Mar 4 Jan - 19:10, édité 1 fois
Mario rigli traduit aziza rahmouni
Piccolo sorriso
Piccolo sorriso
Comincia a splendere
Agli angoli delle sue labbra
Che sanno sedurre
Confida:
Tu sai leggermi
Appena hai il capo del filo
Arianna potrà condurti
Nella mia torre dove canta il delirio
In rime bagnate nel piacere
Non faccio che sorridere
Il fascino delle parole
lo fa finire
Nei suoi giardini dove fiorisce
E’ un modo di vita
********
traduction en italien de Mario Rigli
********
version originale d'Aziza RahmouniPiccolo sorriso
Comincia a splendere
Agli angoli delle sue labbra
Che sanno sedurre
Confida:
Tu sai leggermi
Appena hai il capo del filo
Arianna potrà condurti
Nella mia torre dove canta il delirio
In rime bagnate nel piacere
Non faccio che sorridere
Il fascino delle parole
lo fa finire
Nei suoi giardini dove fiorisce
E’ un modo di vita
********
traduction en italien de Mario Rigli
********
Un petit sourire
Un petit sourire
Commence à luire
Aux coins de ses lèvres
Qui savent séduire
Il dit :
Tu sais me lire
Le bout du fil tu viens de tenir
Ariane pourra te conduire
Vers ma tour ou chante le délire
En rimes baignées dans le plaisir
Je ne fais que sourire
Le charme des mots
Fait aboutir
A ses jardins où fleurir
Est mode de vivre
Dernière édition par Admin le Mar 4 Jan - 19:10, édité 1 fois
Il tempo (traduzione di Mario Rigli)
Il tempo
(traduzione di Mario Rigli)
Mi siedo
Sul davanzale della finestra del tempo
Al vento apro i miei pensieri
I miei piedi annegano
Nel lago di un presente beffardo
La sera mi osserva sorridente
Mi manda stelle
La speranza è sempre qui
Dice ...
I miei capelli imboccano
La danza di arie libere
I miei pensieri vibrano
E dipingono il giorno
Con un letto di velluto
************************
Le temps(traduzione di Mario Rigli)
Mi siedo
Sul davanzale della finestra del tempo
Al vento apro i miei pensieri
I miei piedi annegano
Nel lago di un presente beffardo
La sera mi osserva sorridente
Mi manda stelle
La speranza è sempre qui
Dice ...
I miei capelli imboccano
La danza di arie libere
I miei pensieri vibrano
E dipingono il giorno
Con un letto di velluto
************************
par aziza rahmouni
Au bord de la fenêtre du temps
Je m’assois
J’ouvre mes pensées au vent
Mes pieds se noient
Dans le lac du présent narquois
Le soir souriant me contemple
Des étoiles, il m’envoie.
L’espoir est toujours là,
Dit-il...
Mes cheveux enfilent
La danse des airs libres
Mes pensées vibrent
Et teintent le jour
D’un coucher de velours
Dernière édition par Admin le Mar 4 Jan - 19:09, édité 1 fois
"Parole" di Aziza Rahmouni (traduzione di Mario Rigli)
"Parole" di Aziza Rahmouni
(traduzione di Mario Rigli)
Che le parole siano morte e mortali,
Che siano il mio unico ponte e le mie ali
Che siano miele o anche fiele
Non ho che loro
Per riderne o piangerne
Da quel giorno, quando l’aurora
Ha perso la sua allegria
E mi ha lasciata nell’inedia
Rifiuto la sofferenza
Aspiro a piaceri allettanti
Desidero una potente passione
Senza turbamenti
Vorrei cercare il bello in ogni cosa
Che il dolore chiuda il suo sepolcro
Sento che le mie grida sono gracchiare di corvi
Sento che il cielo non ascolta più la mia preghiera e i miei salmi
Che il mio sogno è maledetto
Che non ha più fiducia nella voce
Dei cuori che pungono, feriscono, negano
E perdono le loro onde...
Le parole diventano mie prigioniere
Diventano l’unica nenia che mi calma
Le parole restano fedeli mai ribelli né sospettose
Risentono della mia angoscia!
Si astengono da ogni slancio di gioia
Per rispetto della mia disperazione
Le indosso come una seconda pelle ...
Le parole né fumo né cenere vagante
Né translucida nebbia
Mi carezzano, mi coccolano:
Un giorno l’azzurro si abbasserà su me
Sarà il tetto del mio zefiro
E si trasformerà in gioia!
=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=
version poriginale :"Les mots" de AZIZA RAHMOUNI(traduzione di Mario Rigli)
Che le parole siano morte e mortali,
Che siano il mio unico ponte e le mie ali
Che siano miele o anche fiele
Non ho che loro
Per riderne o piangerne
Da quel giorno, quando l’aurora
Ha perso la sua allegria
E mi ha lasciata nell’inedia
Rifiuto la sofferenza
Aspiro a piaceri allettanti
Desidero una potente passione
Senza turbamenti
Vorrei cercare il bello in ogni cosa
Che il dolore chiuda il suo sepolcro
Sento che le mie grida sono gracchiare di corvi
Sento che il cielo non ascolta più la mia preghiera e i miei salmi
Che il mio sogno è maledetto
Che non ha più fiducia nella voce
Dei cuori che pungono, feriscono, negano
E perdono le loro onde...
Le parole diventano mie prigioniere
Diventano l’unica nenia che mi calma
Le parole restano fedeli mai ribelli né sospettose
Risentono della mia angoscia!
Si astengono da ogni slancio di gioia
Per rispetto della mia disperazione
Le indosso come una seconda pelle ...
Le parole né fumo né cenere vagante
Né translucida nebbia
Mi carezzano, mi coccolano:
Un giorno l’azzurro si abbasserà su me
Sarà il tetto del mio zefiro
E si trasformerà in gioia!
=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=*=
Que les mots soient morts et mortels,
Qu’ils soient mon seul pont et mes ailes
Qu’ils soient de miel ou même de fiel
Je n’ai qu’eux
Pour les rires comme pour les pleurs
Depuis ce jour, où l’aurore
A perdu sa gaité
Et m'a laissée sans satiété
Je refuse la souffrance
J’aspire à de belles jouissances
Je désirs une passion en puissance
Sans interférences
J’aimerais retrouver le beau en tout ,
Que la douleur ferme son tombeau
J’ai l’impression que mes cris sont corbeaux
J’ai l’impression : que le ciel n’écoute plus ma prière et mes psalmodies
Que mon rêve est maudit
Qu’il n’a plus de foi en la voix
Des cœurs qui piquent, blessent, renient
Et perdent leurs ondes…
Les mots se retrouvent mes prisonniers
Deviennent seul refrain à me calmer
Les mots restent fidèles, ni rebelles, ni méfiants
Ils ressentent de l'inquiétude pour moi !!!
Ils se gardent de tout élan de joie
Par respect pour le deuil
Que j’enfile comme deuxième peau…
Les mots, ni fumée ni cendre errante
Ni buée transparente
Me caressent, me chuchotent :
L’azur, un jour se baissera vers moi
Se retrouvera comme toit
À mon zéphyr et se donnera en joie !!!
Re: La sete del cuore
Le mie dita hanno freddo di te!
(traduzione di Mario Rigli
Sola sul mio sgabello di legno
Guardo il piano davanti
Vorrei suonare le arie
Che mi vagano dentro
Le mie dita hanno tanta fame, tanto freddo di te
Vorrebbero parlarti con mille carezze
Delicatamente sussurrare tenerezze sulla tua pelle
Orfane guardo le rose
Senza il loro profumo divino
I candelabri tristi che resistono al dolore
Di non accendersi nelle sere raffinate
Sogno ad occhi aperti, sul mio sgabello nero
Prego per rivederti una sola notte
Splendere come stella fra le mie braccia
Con nostalgia, canticchio, un’aria
Che lacrima per piacere
Alla mia notte metallica, dove vagabondo
Nei vuoti di questo gusto affamato
Che tu imponi alle mie labbra armate
Di silenzio, di preghiere che mi acquietano.
(traduzione di Mario Rigli
Sola sul mio sgabello di legno
Guardo il piano davanti
Vorrei suonare le arie
Che mi vagano dentro
Le mie dita hanno tanta fame, tanto freddo di te
Vorrebbero parlarti con mille carezze
Delicatamente sussurrare tenerezze sulla tua pelle
Orfane guardo le rose
Senza il loro profumo divino
I candelabri tristi che resistono al dolore
Di non accendersi nelle sere raffinate
Sogno ad occhi aperti, sul mio sgabello nero
Prego per rivederti una sola notte
Splendere come stella fra le mie braccia
Con nostalgia, canticchio, un’aria
Che lacrima per piacere
Alla mia notte metallica, dove vagabondo
Nei vuoti di questo gusto affamato
Che tu imponi alle mie labbra armate
Di silenzio, di preghiere che mi acquietano.
Mes doigts ont si froid de toi !
(par Suzanne Ramoune alias aziza rahmouni)
Solitaire sur mon banc de bois
A regarder le piano devant moi
Je voudrais pianoter les airs
Qui errent en moi
Mes doigts ont si faim, si froid de toi
Ils voudraient te parler en milles caresses
Chuchoter des tendresses sur ta peau avec délicatesse
Je regarde les roses orphelines
Sans leur parfum de divine
Les chandeliers tristes qui résistent à la peine
De ne s'allumer en soirées très fines
Je rêvasse, sur mon banc noir
Je prie pour te revoir juste un soir
Briller en étoile dans mes bras
Nostalgique, je fredonne, un air
Qui se déchire pour plaire
À ma nuit métallique, où j'erre
Dans le creux de ce goût affamé
Que tu impose à mes lèvres armées
De silence, de prières qui me font calmer.
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